ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"
Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza,
Beniamino Colagrosso* e Massimo Alfieri**
Il nostro corpo, nel corso della vita,
per diverse motivazioni tende a gestire lo stress psico-fisico generato da un
evento, da un trauma o addirittura da un problema emotivo, somatizzando le
tensioni e aumentando il tono muscolare. Questo nel tempo potrebbe generare retrazioni
muscolari irreversibili e sindromi dolorose croniche, con conseguenze negative sulla
postura.
Siamo tutti d’accordo che dietro ogni
dolore osteomuscolare si nasconde una disfunzione organica e che, nella maggior
parte dei casi, deriva da una cattiva gestione della postura.
Se riusciamo a correggere la causa che
ha generato lo squilibrio, il problema scomparirà.
Fisiologicamente, un muscolo in stato di
riposo ha un suo tono basale (per tono si intende uno stato di parziale e
continua contrazione muscolare, alla base del controllo posturale). In presenza
di un muscolo retratto si avrà un aumento importante del tono, quindi si
passerà da uno stato di normotono ad uno di ipertono con conseguente dolore
locale. L’importante per non aggravare la situazione è evitare di potenziare il
muscolo interessato.
Il Prof. Daniele Raggi, posturologo che
da circa 30 anni è in prima linea nella lotta e prevenzione del mal di schiena
e di tutte le patologie muscolo-articolari, ha ideato la “Pancafit”, una panca specifica per l’allungamento globale decompensato
(AGD), la cui caratteristica è quella di poter regolare gli angoli di lavoro
nel rispetto della persona sotto trattamento, consentendo un lavoro graduale e
monitorare i progressi ottenuti.
L’obiettivo
del metodo AGD è di scovare la causa primaria del dolore e riequilibrare
l’assetto posturale. Il presupposto di base è che i muscoli lavorano in catena
e si influenzano reciprocamente, in linea con il concetto
Mezieres. Infatti sulla
pancafit, l’intervento primario è sulla catena cinetica posteriore, che nel
tempo tende ad accorciarsi.
Questo trattamento, a differenza dei metodi
classici di allungamento dove i meccanismi di compenso attuati inconsciamente
pregiudicano il lavoro, ha un effetto migliore e duraturo sulla retrazione.
Generalmente il nostro corpo per sfuggire
o limitare il dolore, si adatta cambiando postura. La conseguenza è che ad una
zona ipofunzionante, che non è più in grado di assolvere al suo compito, ci
sarà un’altra zona iperfunzionante, che si sobbarcherà l’incombenza e negli
anni pagherà con l’usura eccessiva.
Un’attività preventiva volta al
miglioramento della funzionalità dei diversi distretti anatomici, garantirà un
futuro in perfetta salute.
Ad avvalersi di questo metodo, ormai più
che affermato, ci sono grandi centri sportivi e atleti olimpici oltre che
squadre di calcio di serie A. La stessa Guardia di Finanza, nel reparto di
fisioterapia del Quartier Generale, grazie alla presenza di professionisti del
settore, può vantare l’uso di pancafit, nel trattamento di diverse disfunzioni,
quali cervicalgie, lombalgie, tendiniti, borsiti, periartriti, etc…
Il Metodo Raggi è di fondamentale
sostegno anche nella fase adolescenziale e pre-puberale, per correggere quegli
atteggiamenti viziati tipici dell’età.
CONSIGLI
UTILI
La rigidità dei muscoli è la causa
primaria dei nostri disagi fisici e dei nostri dolori. Mantenere una buona
elasticità muscolare è l’obiettivo primario per mantenerci in salute. La
pancafit, oltre a non avere controindicazioni se ben utilizzata, è uno
strumento utile per tutti, sportivi e non.
Gli esercizi proposti durante la seduta
mirano anche a rilassare i muscoli agonisti, antagonisti e sinergici della
respirazione, spesso causa dei dolori
cervicali e lombari.
Questa
ginnastica ci aiuta a conoscere meglio il nostro corpo, migliorando la
coordinazione neuromuscolare e dunque le sinergie dei muscoli durante i
movimenti.
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