mercoledì 21 dicembre 2016

Intervista integrale del Prof. J.M. Cittone sul Tempo



Intervista integrale del Prof. J.M. Cittone sul Tempo



Autoposture Mezieres: quando la ginnastica preventiva diventa efficacie per tutti.
 
 
 
 
 
Una ginnastica riabilitativa tagliata su misura per il paziente, un vestito che si indossa a pennello e ci fa sentire meglio perché è stato fatto solo per noi. Questo è il segreto dell’efficacia del metodo innovativo elaborato dalla fisioterapeuta francese  Françoise Mézières.
Perché questa tecnica ha conquistato nel corso degli ultimi decenni l’interesse generale degli specialisti di medicina tradizionale che si occupano di postura?
 
Lo chiediamo al Prof. Jean Marc Cittone, fisioterapista, osteopata, esperto di Biomeccanica del movimento di fama europea, allievo e collaboratore diretto di Françoise Mézières: in questa metodica di trattamento, a differenza dei metodi analitici, la persona è parte attiva del lavoro, e gli permette di ricreare i corretti schemi motori alterati nel corso degli anni. Attraverso uno studio minuzioso dell’anatomia e della cinesiologia, Françoise Mézières scoprì che la muscolatura posteriore del corpo si comporta come un solo grande muscolo e che tali distretti muscolari sono troppo “forti” e troppo “corti” e non deboli come fino ad allora insegnava la cinesiologia classica. E’ stato il presupposto fondamentale – prosegue Cittone - per comprendere come l’allungamento vero è globale e non analitico sul singolo muscolo”.
 
Si sente parlare spesso di migliorare la “postura”. Qual è la sua visione in merito? “Il concetto moderno di postura – spiega il fisioterapista - non si riferisce ad una semplice condizione statica, ma ad una condizione in cui il soggetto ricerca un equilibrio continuo rispetto all’ambiente circostante. Una delle numerose definizioni coniate nel tempo che identifica meglio la postura è un’interazione poli-sensoriale in cui il fine ultimo è il mantenimento della stazione eretta, seduta, ecc., in opposizione alla forza di gravità, variabile in relazione degli obiettivi da perseguire e agli stimoli dell’ambiente. Il corpo – spiega Cittone - alla continua ricerca dell’equilibrio, si serve dei muscoli antigravitari per il mantenimento della stazione eretta, perché gli elementi passivi quali legamenti e ossa non sono sufficienti”.
 
E’ stato presentato proprio dal prof Cittone a Roma, per  la prima volta a livello internazionale, il corso “Autoposture Mézières”.  Una evoluzione del metodo classico? E soprattutto quali i reali benefici?
“Più che una evoluzione è più appropriato dire che sia una derivazione del Metodo originale nel rispetto dei sui principi. E’ bene ricordare che la postura è come un'impronta digitale. E’ unica per ogni persona ed è condizionata da tanti fattori come la storia motoria individuale, i traumi fisici ed emotivi vissuti, lo stress dell’attività lavorativa e sportiva che conduciamo e via discorrendo. Le Autoposture Mézières, utilizzate unicamente in ambito preventivo - sottolinea Cittone- non potranno mai sostituirsi ad una terapia, ma agendo sul ripristino della corretta morfologia corporea, sicuramente sono un ottimo ausilio per liberare, gli sportivi e non solo, dalle tensioni muscolari spesso causa sindromi dolorose come dorsalgie, lombalgie, cervicalgie”
Com’è una seduta tipo?
“Si tratta di una sequenza di quattro posizioni di partenza, in flessione anteriore, in decubito supino, da seduto e in piedi con le relative varianti che vanno mantenute per un certo tempo e si potranno praticare al ritmo di 2-3 volte a settimana sia in sedute individuali che di piccoli gruppi”.
 
Ma quali sono, dunque, i principi su cui si fondano le Autoposture? “Sono gli stessi del metodo riabilitativo Mézières – spiega il professore - allineamento vertebrale, che consiste nel mantenere sullo stesso piano l’osso occipitale, l’altezza delle scapole e l’osso sacro; enfasi espiratoria, tecnica di respirazione che prevede un’enfatizzazione della fase espiratoria, mediante lo svuotamento completo di aria dai polmoni liberando il soffio, mentre l’inspirazione rimane naturale ed automatica; – prosegue il professore -  mantenimento dell’extrarotazione delle radici degli arti durante le Autoposture per compensare la loro tendenza all’intrarotazione; auto-allungamento continuo, per ricercare costantemente durante il lavoro, l’auto accrescimento, nel rispetto dei principi sopra esposti”.
 
Perché è stata scelta proprio la Capitale per la presentazione internazionale delle “Autoposture Meziers”? “Abbiamo girato l’Europa per esportare e consentire l’approfondimento del metodo Mézières agli operatori del settore e devo dire che la risposta è stata ottima in tutti quei paesi dove la cultura alla prevenzione è un obiettivo fondamentale, quali Germania e Francia.
Roma – continua Cittone- in questo ambito sta facendo passi da gigante. La risposta ricevuta dall’affluenza al 1° corso di Autoposture Mézières è stata più che positiva”.
 
 
 
 
 
 
 

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