giovedì 23 luglio 2015

L’ANALISI POSTURALE per conoscere la natura di molte patologie




L’ANALISI POSTURALE per conoscere la natura di molte patologie


ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"

Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza,
fondato nel 1886.






“Hai una postura scorretta!” una frase ormai ricorrente nel settore sanitario e dello sport, in quanto l’eziopatogenesi di molte problematiche muscolo-scheletriche hanno come fattore comune disordini posturali e funzionali. Il termine “postura” indica la relazione continua che lega il nostro corpo, psiche e soma con l’ambiente  esterno ed è il risultato finale di tante variabili che non dipendono solo dalle informazioni provenienti dagli organi di senso, ma anche dalle rappresentazioni interiori determinate da credenze, valori, esperienze vissute, ecc.. Proprio per questo, la postura si modifica e si adatta continuamente.
Come reagisce il nostro corpo se avessimo il solito sassolino nella scarpa con l’impossibilità di toglierlo? In un primo momento cercherebbe di limitare il disagio modificando l’appoggio del piede che, nel tempo, porterebbe ad una variazione asimmetrica del tono muscolare con ripercu
ssioni sulla deambulazione e sulla postura.
Analogamente accade in presenza di traumi e atteggiamenti viziati, dove alla naturale compensazione iniziale, segue un disagio o  una patologia, spesso in parti del corpo lontane dalla causa. Un esempio è la presenza di lombalgia originata da un appoggio podalico scorretto.
Il corpo, con l’alterazione dei messaggi recettoriali compromette il proprio equilibrio in rapporto all’ambiente esterno. Difatti il controllo posturale, che è fisiologicamente un’attività riflessa inconscia, diviene cosciente. Questo causerà movimenti meno fluidi per aumentata rigidità muscolo-articolare. 
L’analisi della postura aiuta il posturologo o altre figure professionali, a valutare il corpo in maniera globale rispetto ad un modello di riferimento ideale. L’obiettivo è quello di scovare un’eventuale causa remota di uno squilibrio corporeo che ha innescato il problema e valutare nel tempo i miglioramenti post trattamento chinesiterapico.
Esistono diversi metodi di indagine con tecnologie d’avanguardia, più o meno validi per la valutazione posturale statica e dinamica, ma anche strumenti “tradizionali”, possono fare la differenza. In molti casi, una macchina fotografia, un podoscopio e un bravo valutatore sono sufficienti ad individuare un’alterazione della meccanica umana. 
La valutazione iniziale morfo-posturale consente di capire a quale figura professionale indirizzare il paziente e a progettare un idoneo programma motorio. E’ consigliabile anche in ambito preventivo per un monitoraggio continuo delle fasi di crescita scheletrica dei giovani.
Solo un’accurata analisi consente di fornire utili consigli o piccoli accorgimenti da adottare nel quotidiano che possono portare immediatamente a grandi risultati.

 
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