Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza,
fondato nel 1886.
E’
stato presentato a Roma, per la prima
volta a livello internazionale, il corso “Autoposture Mézières”. A condurlo, il Prof. Jean Marc Cittone,
fisioterapista, osteopata, esperto di Biomeccanica del movimento di fama
europea, allievo e collaboratore diretto di Françoise Mézières, alla quale si
deve la creazione di questo innovativo metodo di ginnastica posturale.
Il
metodo ideato dalla fisioterapeuta francese ha conquistato nel corso degli
ultimi decenni l’interesse generale degli specialisti di medicina tradizionale
che si occupano di postura.
La scoperta della Mézières è
stata che la muscolatura posteriore del corpo (rappresentata in figura) si
comporta come un solo grande muscolo e che tali distretti muscolari sono troppo
“forti” e troppo “corti” e non deboli come fino ad allora insegnava la
cinesiologia classica.
Cittone
ha sempre sostenuto che “portare alcune
posture del metodo tradizionale Mézières, utilizzato per anni in riabilitazione
in ambito preventivo, consente di mantenere un miglior stato di salute”. In nessun caso le autoposture proposte
in questa ginnastica possono sostituirsi ad una terapia, ma sicuramente
sono un ottimo ausilio per liberare, gli sportivi e non solo, dalle tensioni muscolari
oltre a prevenire e migliorare problematiche come lombalgie, cervicalgie,
etc.
A
differenza dello stretching settoriale classico, che prevede il lavoro
analitico sul singolo muscolo, le Autoposture Mézières agiscono in maniera
globale sulla catena muscolare posteriore. Questo permette di evitare “i
compensi” che naturalmente si verificano lavorando su singoli muscoli e che
alterano la riuscita del risultato. Infatti, la persona che esegue le
Autoposture Mezieres, diventa parte attiva del lavoro, alla continua ricerca della
massima estensione delle catene muscolari da allungare.
Questo metodo agisce in modo efficace non solo sui muscoli, ma anche sulla
fascia, quella struttura di tessuto connettivo denso che si estende senza
soluzione di continuità, come una grande ragnatela (rappresentata in figura), su
tutte le strutture muscolo-scheletriche del corpo e le pone in connessione
biomeccanica reciproca. Proprio perché agisce sulla struttura, i suoi effetti
sono visibili e durano a lungo nel tempo.
I 4 principi su cui si fondano le Autoposture,
gli stessi del metodo riabilitativo Mézières, sono:
1. allineamento vertebrale, che consiste nel mantenere sullo
stesso piano l’osso occipitale, l’altezza delle scapole e l’osso sacro;
2. enfasi espiratoria, tecnica di respirazione che prevede
un’enfatizzazione della fase espiratoria, mediante lo svuotamento completo di aria
dai polmoni “liberando il soffio”, mentre l’inspirazione rimane naturale ed
automatica;
3. extrarotazione degli arti, con il mantenimento
dell’extrarotazione delle radici degli arti durante le Autoposture per
compensare la loro tendenza all’intrarotazione;
4. auto-allungamento continuo,
per ricercare costantemente durante il lavoro, l’auto accrescimento, nel
rispetto dei principi sopra esposti.
CONSIGLI UTILI
E’ noto a tutti che la
postura è come un'impronta digitale. E’ unica per
ogni persona ed è condizionata da tanti fattori come la storia motoria
individuale, i traumi fisici ed emotivi vissuti, lo stress dell’attività lavorativa e sportiva
che conduciamo e via discorrendo.
Le
Autoposture Mézières, eseguite regolarmente nel tempo, liberano definitivamente
il corpo dalle tensioni muscolari, causa delle cattive posture che generano
molti dei malanni che ci affliggono quotidianamente. Il rispetto delle quattro regole di base e la “durata” delle posizioni assunte nelle
autoposture, è condicio sine qua non per l’ottenimento del risultato finale.
Sempre, ovviamente, sotto il controllo di uno specialista.
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