ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"
Oggi cercheremo di dare una spiegazione semplice e più chiara possibile su cos’è una scoliosi, quali sono le cause della sua nascita, se è possibile prevenirla e come limitare i sui effetti nefasti.
Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza, fondato nel 1886.
Oggi cercheremo di dare una spiegazione semplice e più chiara possibile su cos’è una scoliosi, quali sono le cause della sua nascita, se è possibile prevenirla e come limitare i sui effetti nefasti.
La scoliosi
è una deformazione tridimensionale permanente della colonna,
determinata da una rotazione e torsione dei corpi vertebrali
sull’asse longitudinale del rachide, che alterano la fisiologia
delle curve e degli annessi del rachide (gabbia
toracica, cingolo scapolo omerale e bacino).
Il primo
distinguo a livello diagnostico è capire la differenza tra una
scoliosi vera (dove è presente un difetto strutturale) con
modificazione dei corpi vertebrali e una non vera, comunemente
chiamata atteggiamento scoliotico, dove non si ha mai rotazione o
torsione vertebrale. Entrambe hanno deviazione del rachide rispetto
alla verticalità nel piano frontale e, quindi, possono presentarsi
con spalle ad altezze diverse, i triangoli della taglia asimmetrici,
ecc. ma l’atteggiamento scoliotico non determina mai la comparsa
clinica nel test di adams
di gibbi (vedi figura).
Per questo motivo l’atteggiamento
scoliotico è corregibile, non evolve e scompare con l’eliminazione
della causa che lo ha prodotto. Essendo un vizio posturale dettato
spesso da una dismetria degli arti inferiori, oppure da una
deviazione antalgica, la ginnastica correttiva eseguita con
regolarità rimuove la causa e nel breve periodo regolarizza
l’equilibrio tonico posturale.
Comunque è
bene chiarire che l’atteggiamento scoliotico potrebbe diventare
deformità strutturata se non trattato.
La scoliosi
prevede un trattamento di tipo conservativo, cioè tentende ad
evitare il peggioramento della patologia.
Le scoliosi
strutturali possono avere o un origine congenita
(già presenti alla nascita) oppure acquisita
(di gran lunga più frequenti).
Per
riassumere di seguito abbiamo una classificazione delle cause che
creano dismorfismi e paramorfismi, della scoliosis
research society:
SCOLIOSI
STRUTTURALI
DISMORFISMO
|
SCOLIOSI
NON STRUTTURALI
PARAMORFISMO
(ATTEGGIAMENTO
SCOLIOTICO)
|
1)
Idiopatica
2)
Neuromuscolare
3)
Congenita
4)
Neurofibromatosi 5)
Disordini mesenchimali
6)
Malattia reumatica 7)
Traumatismi
8)
Contratture extra-vertebrali
9)
Osteocondrodistrofie 10)
Infezioni ossee
11)
Disordini metabolici 12)
Correlate al passaggio lombo-sacrale 13)
Tumori
|
|
Le scoliosi
idiopatiche (eziologia ignota ) sono più del 90% di tutte le
scoliosi.
Per
semplicità si tende a distinguerle in base al numero delle curve:
1) Scoliosi
a una curva 2) Scoliosi
a doppia curva 3)
Scoliosi a curve multiple
In presenza
di due curve la primaria
è la curva meno riducibile, di entità angolare più ampia e che
presenta la maggiore rotazione dei corpi vertebrali. Mentre la curva
di compenso è
quella che presenta angolazione e rotazione minore con una maggiore
possibilità di riducibilità.
Oggi nelle
fasi sensibili della crescità (soprattutto dai 7 ai 15/16 anni) è
molto importante l’attività di prevenzione. Riducendo i fattori di
rischio, come lo stare seduti per troppo tempo in posizioni
scorrette, sollevare o portare carichi eccessivi sulle spalle,
diminuisce la possibilità di un’evoluzione precoce del
paramorfismo o dismorfismo.
Fare uno
screening valutativo con un medico specialista in fisiatria o
ortopedia nell’età prepubere diventa un imperativo fondamentale,
perchè ci consente in presenza di alterazioni morfo-funzionali di
intervenire precocemente ed evitare il peggioramento della patologia.
CONSIGLI
UTILI
Cerchiamo di
fare chiarezza su diverse dicerie che sentiamo con consuetudine. Una
cattiva postura sui banchi di scuola, portare lo zaino sempre dalla
stessa parte, un sport specifico asimmetrico, dormire sempre nello
stesso modo, non possono essere all’origine della scoliosi. Questo
perché la posizione scorretta è tenuta per poco tempo, un tempo
insufficiente per creare alterazioni strutturali della colonna, ma
comunque da evitare, perché potrebbero incidere sul peggioramento
del quadro clinico.
In generale
possiamo dire, che iniziare una ginnastica correttiva individuale
nelle fasi sensibili della crescita e proporre uno sport simmetrico
come il nuoto ad intensità tollerabili (soprattutto quando l’angolo
di deformazione non supera i 20° circa), aiuta il ragazzo a
mantenere un buon tono-trofimo muscolare fondamentale per una
crescita più armonica.
Nel prossimo
numero illustreremo degli esercizi che possono contribuire al
mantenimento di un corpo in salute….perchè solo l’equilibrio dei
muscoli in senso funzionale ci aiuta a non avere dolori nel corso
della nostra vita!!!!!
"DIVENTIAMO I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SALUTE"
Nessun commento:
Posta un commento