Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza,
fondato nel 1886.
Donne…sosteniamo
il pavimento pelvico
Prolasso,
incontinenza urinaria, dolori al basso ventre. Molte donne potrebbero
riconoscere questi segni che sono solo alcuni che potrebbero rivelare una
debolezza del pavimento pelvico. Ma cosa significa esattamente questo termine e
quale parte del nostro corpo interessa?
Il pavimento
pelvico (P.P.) è una struttura composta da tessuto muscolare e tessuto
connettivale, ed occupa l’area tra il pube e il coccige. Proprio come un
pavimento ha la funzione di sostenere la vescica, l’utero, il retto e l’ultima
parte dell’intestino. Inoltre, controlla attivamente la tenuta di urina e feci,
rivestendo un ruolo prioritario nell’attività sessuale e nel parto.
L’insorgere
di disfunzioni perineali è un problema molto diffuso nelle donne ma che non
esclude una minima percentuale maschile, ed è spesso causa di dolori nel basso
ventre, problemi nei rapporti intimi, prolasso genitale, oltre che incontinenza
urinaria, di gas e feci..
Vista
l’importanza che riveste, negli ultimi anni si è diffusa la ginnastica del P.P.
che si prefigge di mantenere la struttura tonica e al contempo elastica
consentendo di proteggere naturalmente gli organi interni.
Sempre più
medici e professionisti del settore cercano di informare e responsabilizzare le
donne sull’importanza dell’argomento, soprattutto durante la fase pre-parto,
dove tante future mamme arrivano ad ignorare o a sottovalutare l’importanza di
mantenere efficiente questa struttura.
L’incontinenza
urinaria è tra i disturbi più comuni legati alla funzionalità del P.P. e non è legata
esclusivamente alla gravidanza o all'anzianità, infatti può presentarsi anche
in giovane età con sintomi lievi che se non adeguatamente trattati tendono a
peggiorare nel tempo.
Altra
condizione conosciuta soprattutto alle neo-mamme è il prolasso uro-genitale con
tutte le sue conseguenze. Ma anche l’alterata sensibilità del piacere sessuale
sono imputabili ad un P.P in disfunzione.
La comunità
scientifica è concorde nel ritenere prioritario il trattamento riabilitativo
del P.P. in tutte le condizioni sopra esposte
La
chinesiterapia pelvi-perineale è parte integrante del processo di guarigione,
dove vengono insegnati in modo propedeutico:
·
esercizi per
la presa di coscienza e localizzazione anatomica
·
esercizi di
contrazione muscolare isolata del P.P. abbinata alla corretta respirazione
·
esercizi
complessi che prevedono un lavoro sinergico con altri gruppi muscolari
I programmi
di cura sono personalizzati in base al tipo di problema e al livello di
capacità motorie della persona.
Tra
le terapie rieducative
abbiamo la chinesiterapia
e le tecniche ausiliarie che si eseguono con particolari strumenti tra cui l’elettrostimolazione
funzionale e il bio
feedback.
Per l’enorme
importanza che riveste il P.P. sulla salute dei nostri organi, stanno aprendo
sempre più centri dove si svolgono attività di ginnastica pelvica preventiva con
effetti positivi sulla postura e utile a contrastare l’insorgenza di patologie
figlie della disfunzione perineale.
I fattori di rischio per l’indebolimento del pavimento
pelvico sono rappresentati dalla mancanza di attività fisica, dall’eccesso di peso, dal parto (naturale con bambino di
grandi dimensioni) e dalla menopausa.
La prima
tappa del processo riabilitativo perineale è rendere consapevole la persona sull’esistenza
di regole educative-comportamentali per evitare di sovraccaricarlo senza
controllo. Difatti si consiglia di evitare sforzi eccessivi come nel sollevare
pesi, ma se necessario utilizzare la giusta tecnica che prevede anche la
contrazione dei muscoli del P.P. durante la fase di sforzo. Anche quando si
eseguono esercizi per la parete addominale, bisogna contrarre la muscolatura
perineale. Si sconsigliano sport che prevedono salti o forti sollecitazioni
pressorie endopelviche.
Prima
di procedere con la ginnastica pelvica è bene sentire il parere del medico
specialista e soprattutto svuotare la vescica per evitare di avere effetti
opposti a quelli sperati.
Gli
esercizi più conosciuti e maggiormente utilizzati in quest’ambito sono quelli
del ginecologo Arnold
Kegel, che prevedono contrazioni
volontarie dei muscoli perineali in determinate posture.
Per rendere il P.P. vitale
e forte è necessaria una certa regolarità nello svolgimento degli esercizi, la
base dove partire è circa 15 minuti al giorno per almeno due di mesi.
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