ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"
Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza,
fondato nel 1886.
ATTENTI ALLO STRESS!
L'EFFETTO
BOOMERANG DEL CORTISOLO
Il
Cortisolo è conosciuto anche come l’ormone dello stress. Infatti, prodotto dalle
ghiandole surrenali, la sua secrezione aumenta nelle condizioni di
affaticamento psico-fisico. Ed è considerato il nemico numero uno da tanti
sportivi perché tra i suoi molteplici effetti annovera anche il catabolismo
proteico, ossia la perdita di massa muscolare.
In
realtà, la sua funzione principale sarebbe quella di “salvavita”; aumentando
velocemente il livello degli zuccheri nel sangue ci porta ad essere più
attenti, reattivi e forti.
Una
reazione maturata nel corso dei millenni, durante il processo evolutivo quando
i pericoli da affrontare erano molti e frequenti. Grazie alla secrezione di
adrenalina, noradrenalina e cortisolo, la nostra meravigliosa “macchina
biologica” ha imparato, nelle situazioni di emergenza, a farci essere sempre
vigili e pronti all’azione immediata: attaccare o scappare. Ma si tratta,
evidentemente, di condizioni che non possono durare a lungo. Le principali
risposte organiche stimolate da quest’ormone, infatti, sono:
·
aumento repentino degli zuccheri nel sangue
·
aumento della pressione arteriosa
·
azione antinfiammatoria del sistema
immunitario
·
diminuzione della sensazione di dolore ed
ansia
·
maggior attenzione/concentrazione
·
accelerazione del metabolismo e miglioramento
della reattività
Uno
stile di vita scorretto e reiterato nel tempo ne aumenta la secrezione in
maniera incontrollata, facendo divenire questa straordinaria capacità organica
il più subdolo nemico per la nostra salute.
Quando
lo stress quotidiano, sia fisico che psicologico, diventa cronico
l’ipersecrezione di cortisolo non viene più bilanciata, creando conseguenze
negative sull’organismo.
Quindi,
attenzione all’effetto “boomerang” che può avere questo ormone, in quanto la
natura ci ha strutturati a produrlo all’esigenza e per un periodo limitato di tempo.
Il
rilascio del Cortisolo nel corpo segue un andamento circadiano fisiologico, con
un picco massimo al mattino, dalle 5 alle 9, ed uno minimo intorno alle 21.30.
Mantenere a lungo elevati livelli di cortisolo porta, invece, conseguenze
negative.
Il
sistema più influenzato è quello immunitario, in quanto l’eccesso di questo ormone nel sangue diminuisce
le difese organiche, favorendo l’azione di batteri e virus patogeni. Non a
caso, infatti, patologie tipo l’herpes si ripresentano più frequentemente
durante periodi di particolare stress.
Altri
effetti collaterali, da non sottovalutare per la nostra salute, sono
l’attivazione di insulino-resistenza, che potrebbe sfociare in diabete,
l’aumento di grasso addominale, con predisponente rischio di incorrere in
patologie cardiovascolari, una diminuzione della funzione tiroidea ed una
predisposizione all’osteoporosi a causa della perdita di massa minerale ossea.
Inoltre, persistenti ed alti livelli di cortisolo inducono stanchezza cronica,
con ripercussioni negative sulla qualità del sonno, sulla capacità mnemonica e sulle
facoltà cognitive.
Ed
allora cosa fare per mantenere giusti livelli di cortisolo?
Possiamo
fare molto per evitarne l’accumulo e facilitare il ritorno all’equilibrio
psico-fisico. Il primo passo è iniziare a capire ed analizzare quali situazioni
ci turbano di più. Spesso, senza renderci conto, ci preoccupiamo eccessivamente
per questioni banali, viviamo sensi di colpa ingiustificati, rimuginiamo su
fatti già accaduti dove non possiamo più intervenire. E poi occorre mantenere sempre
il corpo ben idratato, introdurre piccole accortezze alimentari e praticare
un’attività fisica moderata e costante. Tutto questo consente al corpo di
mantenere un sano equilibrio ormonale e reagire al meglio agli eventi
stressogeni ed ai ritmi elevati cui la vita moderna ci espone.
CONSIGLI UTILI
Oltre allo stress
psicologico, anche l’alimentazione e la pratica sportiva male gestita possono
influenzare negativamente la produzione di cortisolo.
COSA
FARE
1. bere
almeno 2 litri di acqua al giorno
2. mangiare
carboidrati e proteine dopo un allenamento intenso
3. evitare
alcool
4. assumere
frutta durante gli spuntini e verdura durante i pasti
5. mangiare
poco e spesso, per evitare ipoglicemia
6. ridurre le bevande che contengono grandi quantità di
caffeina
7.
nello sport, rispettare i tempi di recupero (che
aumentano con l’avanzare dell’età)
8.
regolare l’intensità dell’attività motoria in
base alle proprie capacità fisiche
9. dormire
almeno 8 ore al giorno
COSA
NON FARE
1.
regimi dietetici iperproteici che aumentano
il cortisolo e, conseguentemente, diminuiscono la capacità di ossidare i grassi
2.
l’eccesso di carboidrati ad alto indice
glicemico, perché portano ad aumentare la produzione di insulina creando
ipoglicemia reattiva e conseguente iper-produzione di cortisolo
3.
diete eccessivamente restrittive a livello
calorico, per lo stesso motivo anzidetto
4.
allenamenti prolungati nel tempo (massimo 1
ora) a meno che il fisico non sia già stato progressivamente abituato a sforzi
di questo tipo
5.
sport nelle ore troppo calde
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