Il nostro motto: "DIVENTIAMO I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SALUTE" è un invito a tutti i lettori del blog a cominciare insieme una nuova esperienza: ritrovare il rispetto del nostro corpo. Se riusciremo a dare i giusti comandi....il nostro corpo risponderà come una macchina perfetta!!!!
Pagine
▼
sabato 29 febbraio 2020
VIDEO-LEZIONE. Obiettivi della Ginnastica Posturale Sensoriale.
Dal Riequilibrio Psico-mio-fasciale al ripristino dell'ELASTICITÀ perduta, e molto altro di più!
mercoledì 19 febbraio 2020
ATTENZIONE ALLO PSOAS! CONOSCIAMOLO…. (Video lezione)
ATTENZIONE ALLO PSOAS! (Video lezione)
CONOSCIAMOLO….
Il muscolo Psoas è molto grande e potente ed situato in profondità nella parete addominale.
Le sue principali funzioni meccaniche sono:
1. Flettere gli arti inferiori sul tronco, oppure
2. Flettere il tronco sugli arti inferiori
(Dipendente a come fa punto fisso, se si blocca l'inserzione prossimale o distale).
Essendo per l’appunto il connettore principale tra tronco e arti inferiori, chiaramente uno suo squilibrio può determinare una serie di disturbi molto fastidiosi come appunto il mal di schiena.
Fondamentale è ricordare la stretta relazione funzionale che ha con il Diaframma (Muscolo principale della respirazione), infatti insieme svolgono un ruolo molto importante nella stabilità della colonna nel tratto lombare…..questo ci fa capire come uno squilibrio dello Psoas possa alterare anche la Meccanica Respiratoria.
La soluzione si trova in un allungamento controllato dello stesso abbinato alla corretta respirazione
Profonda, coordinata e consapevole come nella Ginnastica Posturale Sensoriale
CONOSCIAMOLO….
Il muscolo Psoas è molto grande e potente ed situato in profondità nella parete addominale.
Le sue principali funzioni meccaniche sono:
1. Flettere gli arti inferiori sul tronco, oppure
2. Flettere il tronco sugli arti inferiori
(Dipendente a come fa punto fisso, se si blocca l'inserzione prossimale o distale).
Essendo per l’appunto il connettore principale tra tronco e arti inferiori, chiaramente uno suo squilibrio può determinare una serie di disturbi molto fastidiosi come appunto il mal di schiena.
Fondamentale è ricordare la stretta relazione funzionale che ha con il Diaframma (Muscolo principale della respirazione), infatti insieme svolgono un ruolo molto importante nella stabilità della colonna nel tratto lombare…..questo ci fa capire come uno squilibrio dello Psoas possa alterare anche la Meccanica Respiratoria.
La soluzione si trova in un allungamento controllato dello stesso abbinato alla corretta respirazione
Profonda, coordinata e consapevole come nella Ginnastica Posturale Sensoriale
Guardate il video:
lunedì 27 gennaio 2020
Autoposture G.P.S.: una ginnastica posturale efficace per il ripristino dell’equilibrio psico-mio-fasciale
*Articolo pubblicato nella rivista "Il Finanziere" di Novembre 2019
Autoposture
G.P.S.: una ginnastica posturale efficace per il ripristino dell’equilibrio psico-mio-fasciale
A cura
Beniamino Colagrosso* e
Massimo Alfieri**
Inizieremo questo
articolo citando una frase nota di Mercuriale, medico e filosofo del ‘500, che
definì l’esercizio fisico come “atto motorio voluto, precisato e
finalizzato alla acquisizione e/o al perfezionamento ed al mantenimento di una
determinata abilità motoria”.
Ma per poter soddisfare questa definizione bisogna conoscere i segreti che
regolano i nostri movimenti. La Ginnastica Posturale
Sensoriale (GPS), nasce per soddisfare questa affermazione.
Questo metodo,
parte da un’intuizione, supportata da una serie di
ricerche scientifiche, dell’esistenza di una relazione tra plasticità connettivale, un sistema
che si modella e si
modifica in base alle informazioni (trazioni, compressioni) che riceve, e una plasticità neuronale, la capacità del sistema nervoso di modificarsi, da un punto di vista funzionale e strutturale, utilizzando l’analisi percettiva degli
stimoli sensoriali.
Il suo obiettivo è il miglioramento della postura e
il ripristino dei fisiologici rapporti psico-mio-fasciali.
La mente e il corpo vengono considerate come due
facce della stessa medaglia, perché essendo in collegamento si influenzano
reciprocamente. Ad esempio, di fronte a
un dolore che si presenta solamente mentre si scendono le scale, si vive uno
stato di sofferenza interna generalizzata (condizione
mentale di emozioni negative), anche se non si sta provando dolore.
Proprio come un comune GPS (utilizzato per arrivare
a destinazione), il lavoro della Ginnastica Posturale Sensoriale è centrato nel
range articolare deficitario, prefiggendosi di recuperare il movimento perso.
Unitamente a questo, per sovrascrivere l’informazione corretta sui vecchi e
alterati schemi motori, si chiede al paziente/cliente una costante
partecipazione attiva e focalizzata alle sensazioni che arrivano durante
l’esecuzione dell’esercizio. La
potenza della mente (consapevolezza) nel vivere interiormente l’esperienza
motoria e mantenerla nella memoria a lungo termine.
La GPS, utilizza l’Allungamento Globale Organizzato
(A.G.O.), che a
differenza dello stretching settoriale classico, dove l’intervento è analitico
sul singolo muscolo, agisce in maniera globale sulla catena muscolare
posteriore. Questo permette di evitare “i compensi” che naturalmente si
verificano lavorando su singoli muscoli e che alterano la riuscita del
risultato. Infatti, la persona che esegue le
Autoposture GPS, diventa parte attiva del lavoro.
Questa ginnastica può
avere sia una funzione preventiva, sia una funzione curativa di riequilibrio
neuromuscolare. La sua azione influenza in modo primario anche la meccanica
respiratoria, fondamentale sia nel mantenere l’attenzione focalizzata sul corpo
che regolare le tensioni.
direttamente e efficacemente sui muscoli, ma
anche sulla fascia, struttura di tessuto connettivo
denso che si estende come una grande
ragnatela e senza soluzione di continuità su
tutto
il corpo (vedi figura). La stessa collegando
tutte le strutture
muscolo-scheletriche \ e le pone
in connessione biomeccanica reciproca. Proprio
perché agisce sulla struttura, i suoi effetti sono visibili e durano a lungo
nel tempo.
I principi su cui si
basa sono:
1.
Auto-allineamento e
auto-allungamento continuo a livello vertebrale, durante l’esecuzione
controllata degli esercizi
2.
Respirazione coordinata, tecnica di
respirazione che prevede un’enfatizzazione della fase espiratoria durante
l’auto-allungamento, mediante lo svuotamento completo di aria dai polmoni,
mentre l’inspirazione rimane naturale ed automatica;
3.
Attenzione continua e
focalizzata
sugli stimoli interni (enterocezione)
E’ noto a tutti che la
postura è come un'impronta
digitale. E’
unica per ogni persona ed è condizionata da tanti fattori come la storia
motoria individuale, i traumi fisici ed emotivi vissuti, lo stress
dell’attività lavorativa e sportiva che conduciamo e via discorrendo. Per
questo motivo, spesso per eliminare la causa di un’alterazione posturale
bisogna cambiare alcune abitudini del proprio stile di vita.
In nessun caso le autoposture
proposte in questa ginnastica possono sostituirsi ad una terapia, ma
sicuramente sono un ottimo ausilio per liberare, gli sportivi e non solo, dalle
tensioni muscolari oltre a prevenire e migliorare problematiche come
lombalgie, cervicalgie, etc.
CONSIGLI UTILI
Le
Autoposture GPS, già da diverso tempo, vengono proposte a supporto
della terapia nella sezione di Fisioterapia del Quartier Generale. Le stesse, eseguite
regolarmente nel tempo, liberano definitivamente il corpo dalle tensioni
muscolari, causa delle cattive posture che generano molti dei malanni che ci
affliggono quotidianamente. Il rispetto dei tre principi di
base delle autoposture, è condicio
sine qua non per l’ottenimento del risultato finale.
Sempre, ovviamente, sotto il controllo di uno specialista.
Di seguito un esercizio GPS utile per
l’allungamento della catena tonico posteriore e i dolori di schiena.
ESUCUZIONE
|
ESERCIZIO
|
|
POSIZIONE: decubito supino, braccia extrarotate con tutte le dita
a terra, un arto inferiore è flesso con il piede a terra, mentre l’altro è in
alto con il ginocchio leggermente flesso. Mantenere il mento basso.
ESECUZIONE: durante la fase inspiratoria passiva (Fig. A), mantenere il mento
basso e le spalle in spinta verso i piedi. Durante la fase espiratoria attiva (fig. B), estendere l’arto inferiore
mantenendo il piede a martello.
PS. Si inspira per 3/4
sec. e si espira per 6/8
sec.
|
|
*Direttore
di Sanità della GdiF – Roma
**Chinesiologo
– Massofisioterapista Q.G. - Roma
DIVENTIAMO I PROTAGONISTI
DELLA NOSTRA SALUTE