ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"
Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza, fondato nel 1886.
La scoliosi è una deviazione laterale permanente della colonna vertebrale, accompagnata da rotazione e torsione delle singole vertebre sul loro asse verticale e rimane una delle patologie più difficile da gestire.
L’intervento
riabilitativo deve essere specifico al soggetto in esame e segue la
prescrizione del medico specialista, con il quale il terapista
dovrebbe sempre relazionarsi. La sua riuscita è dipendente dal
grado di rotazione della colonna e dall’età del ragazzo, perché
durante le fasi sensibili della crescita la struttura ossea è
maggiormente soggetta a modificazioni.
La
riprogrammazione posturale tende a dare
un'informazione costante all'organismo (per un periodo
sufficientemente lungo) cercando di resettare lo schema posturale
fino a renderlo stabile.
L’estrema
soggettività di tale patologia, spesso accompagnata da disturbi di
altri organi o apparati, rende il trattamento riabilitativo molto
delicato e accurato. Esso consiste in una serie di esercizi diretti
al miglioramento del controllo neuromotorio e posturale del rachide,
al riequilibrio delle forze muscolari in gioco e il ripristino
corretto delle informazioni degli organi di senso. L’obiettivo è
di rallentare o prevenire l’evolutività delle curve minori.
E’ proprio
l’alternanza di esercizi di tonificazione con esercizi di
allungamento distrettuale che permette di contrastare l’evoluzione
della scoliosi.
Va
sottolineato che i muscoli per loro natura devono contrarsi e
decontrarsi, in presenza di una disfunzione, purtroppo questo
processo viene alterato e crea un aumento del tono e una cattiva
ossigenazione dei muscoli, producendo nel tempo retrazioni fasciali.
Nel caso in
cui l’adolescente utilizzi un corsetto ortopedico, lo stesso va
indossato fino al termine della maturità
scheletrica.
E’
difficile dare dei suggerimenti su questa materia, vista la
soggettività operativa dei trattamenti correttivi.
Per questo
motivo, mi limito a consigliare degli esercizi casalinghi utili per
tutte le scoliosi non gravi (vedere figura), esercizi di supporto e
non sostitutivi alla ginnastica correttiva eseguita in centri
specializzati.
CONSIGLI
UTILI
Gli sport ad
alto impatto, cioè quelli che prevedono salti e quelli situazionali
con cambi di direzione improvvisi sono sconsigliabili, soprattutto
nella fase puberale, perché producono delle forze importanti al
corpo che si ripercuotono sulla colonna vertebrale.
Di seguito
verranno proposti degli esercizi con caratteristiche generali per
mobilizzare e allungare il rachide, utili e consigliabili in presenza
di tutte le deformità al di sotto di un certo grado di alterazione e
sempre sotto consiglio medico.
Sono
movimenti che non richiedono un gran consumo metabolico e quindi
possono essere svolti 3 / 4 volte a settimana.
ESERCIZI
GENERALI DA FARE A CASA
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POSIZIONE
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MOVIMENTO
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SERIE E
RIPETIZIONI
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IMMAGINE
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Seduti con i glutei sulle caviglie, unire le mani sopra la testa con le braccia tese |
Inspirare portando le mani indietro
mantenendo le braccia tese e il petto in avanti, espirare e
rilasciare
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3 serie da 15 ripetizioni |
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Stazione eretta braccia in alto tese e parallele |
Alternare le ginocchia al petto mantenendo le braccia tese |
3 serie da 10 ripetizioni ad arto inferiore |
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Stazione eretta portare un braccio teso il alto |
Spingere il braccio teso in alto al
massimo mentre solleviamo l’arto inferiore controlaterale al
petto
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3 serie da 8 ripetizioni ad arto inferiore |
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Posizionarsi in decubito supino a terra, ginocchia flesse e divaricate con le piante dei piedi unite a terra, tenere le braccia extra ruotate lungo i fianchi |
Mantenere le ginocchia più vicino
possibile a terra e durante la fase espiratoria (4-6 secondi) far
aderire la schiena a terra. Per evitare l’iper ossigenazione
mantenere l’inspirazione naturale
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Postura mantenuta per un minimo di 5 minuti |
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Posizionarsi in piedi con il corpo adiacente una parete. I piedi hanno le punte divergenti e le braccia sono extra ruotate con tutte le dita a contatto con il muro. La testa tende a salire senza alzare il mento. |
Se possibile scegliere una parete di
fronte ad uno specchio per mantenere le simmetrie, durante la fase
espiratoria (4-6 secondi) far aderire la schiena alla parete.
Ripetere anche con le braccia in alto posizionandole a candelabbro (90° spalle / 90° gomito)
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Mantenere le due posizioni per un tempo di 5 / 8 minuti |