domenica 18 dicembre 2016

Donne…sosteniamo il pavimento pelvico

 ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"



Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza,
fondato nel 1886.



 
Donne…sosteniamo il pavimento pelvico



Prolasso, incontinenza urinaria, dolori al basso ventre. Molte donne potrebbero riconoscere questi segni che sono solo alcuni che potrebbero rivelare una debolezza del pavimento pelvico. Ma cosa significa esattamente questo termine e quale parte del nostro corpo interessa?
Il pavimento pelvico (P.P.) è una struttura composta da tessuto muscolare e tessuto connettivale, ed occupa l’area tra il pube e il coccige. Proprio come un pavimento ha la funzione di sostenere la vescica, l’utero, il retto e l’ultima parte dell’intestino. Inoltre, controlla attivamente la tenuta di urina e feci, rivestendo un ruolo prioritario nell’attività sessuale e nel parto.
L’insorgere di disfunzioni perineali è un problema molto diffuso nelle donne ma che non esclude una minima percentuale maschile, ed è spesso causa di dolori nel basso ventre, problemi nei rapporti intimi, prolasso genitale, oltre che incontinenza urinaria, di gas e feci..
Vista l’importanza che riveste, negli ultimi anni si è diffusa la ginnastica del P.P. che si prefigge di mantenere la struttura tonica e al contempo elastica consentendo di proteggere naturalmente gli organi interni.
Sempre più medici e professionisti del settore cercano di informare e responsabilizzare le donne sull’importanza dell’argomento, soprattutto durante la fase pre-parto, dove tante future mamme arrivano ad ignorare o a sottovalutare l’importanza di mantenere efficiente questa struttura.
L’incontinenza urinaria è tra i disturbi più comuni legati alla funzionalità del P.P. e non è legata esclusivamente alla gravidanza o all'anzianità, infatti può presentarsi anche in giovane età con sintomi lievi che se non adeguatamente trattati tendono a peggiorare nel tempo.
Altra condizione conosciuta soprattutto alle neo-mamme è il prolasso uro-genitale con tutte le sue conseguenze. Ma anche l’alterata sensibilità del piacere sessuale sono imputabili ad un P.P in disfunzione.
La comunità scientifica è concorde nel ritenere prioritario il trattamento riabilitativo del P.P. in tutte le condizioni sopra esposte
La chinesiterapia pelvi-perineale è parte integrante del processo di guarigione, dove vengono insegnati in modo propedeutico:


·        esercizi per la presa di coscienza e localizzazione anatomica
·        esercizi di contrazione muscolare isolata del P.P. abbinata alla corretta respirazione
·        esercizi complessi che prevedono un lavoro sinergico con altri gruppi muscolari 

I programmi di cura sono personalizzati in base al tipo di problema e al livello di capacità motorie della persona.
Tra le terapie rieducative abbiamo la chinesiterapia e le tecniche ausiliarie che si eseguono con particolari strumenti tra cui l’elettrostimolazione funzionale e il bio feedback.
Per l’enorme importanza che riveste il P.P. sulla salute dei nostri organi, stanno aprendo sempre più centri dove si svolgono attività di ginnastica pelvica preventiva con effetti positivi sulla postura e utile a contrastare l’insorgenza di patologie figlie della disfunzione perineale. 
I fattori di rischio per l’indebolimento del pavimento pelvico sono rappresentati dalla mancanza di attività fisica, dall’eccesso di peso, dal parto (naturale con bambino di grandi dimensioni) e dalla menopausa.
La prima tappa del processo riabilitativo perineale è rendere consapevole la persona sull’esistenza di regole educative-comportamentali per evitare di sovraccaricarlo senza controllo. Difatti si consiglia di evitare sforzi eccessivi come nel sollevare pesi, ma se necessario utilizzare la giusta tecnica che prevede anche la contrazione dei muscoli del P.P. durante la fase di sforzo. Anche quando si eseguono esercizi per la parete addominale, bisogna contrarre la muscolatura perineale. Si sconsigliano sport che prevedono salti o forti sollecitazioni pressorie endopelviche.
Prima di procedere con la ginnastica pelvica è bene sentire il parere del medico specialista e soprattutto svuotare la vescica per evitare di avere effetti opposti a quelli sperati.
Gli esercizi più conosciuti e maggiormente utilizzati in quest’ambito sono quelli del ginecologo Arnold Kegel, che prevedono contrazioni volontarie dei muscoli perineali in determinate posture.
Per rendere il P.P. vitale e forte è necessaria una certa regolarità nello svolgimento degli esercizi, la base dove partire è circa 15 minuti al giorno per almeno due di mesi.
  

L’espirazione profonda è “Conditio sine qua non per poter contrarre al massimo i muscoli del pavimento pelvico e rendere gli esercizi più efficaci perché permette l’attivazione sinergica con il muscolo trasverso dell’addome e soprattutto rilassare il muscolo diaframma.

 

ES. Nr 1 “PIPI STOP”

 

Bloccare volontariamente il flusso dell’urina durante la minzione da eseguire una sola volta al giorno, meglio al mattino. Utile come presa di coscienza per la contrazione volontaria deli muscoli del Pavimento Pelvico.

 

ES. Nr 2 “ASCENSORE”

 

Esercizio di contrazione progressiva dei muscoli del P.P durante l’espirazione forzata (ascensore).

Dalla posizione in piedi o seduta, contrarre con intensità crescente i muscoli pubici, immaginando di salire di piano in piano con un ascensore, per poi rilasciarli gradualmente.

 

ES. Nr 3 “POSIZIONE DEL GATTO”

CONTRAZIONE IN QUADRUPEDIA

 

Dalla posizione a quattro zampe inspirare inarcando la schiena (iperestensione) e successivamente espirare contraendo il pavimento pelvico in flessione del tronco

 

 ES. Nr 4 CONTRAZIONE SINERGICA

 

Contrazione sinergica con altri muscoli.

Esempio: Contrazione del perineo e dei glutei con espirazione forzata dalla posizione supina.

 


ES. 5 CONTRAZIONE IN ALLUNGAMENTO

 

Contrazione del perineo durante l’allungamento della catena posteriore.

Casella di testo: M.A.Contrazione ritmica   del perineo abbinata all’espirazione in auto-allungamento in posizione supina gambe in alto

 

 
 



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