giovedì 23 luglio 2015

LA “BIOIMPEDENZIOMETRIA” PER CONOSCERE IL NOSTRO STATO DI SALUTE








LA “BIOIMPEDENZIOMETRIA” PER CONOSCERE IL NOSTRO STATO DI SALUTE










ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"
Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza,
fondato nel 1886.
"Voglio perdere peso!" quante volte abbiamo sentito questa frase?
Per la sicurezza della nostra salute, la risposta sta nella valutazione della composizione corporea, da anni utilizzata in medicina e nello sport. In particolare, in relazione allo stato di benessere e alla performance sportiva è la percentuale del grasso corporeo che riveste maggior attenzione. 
Sono diverse le metodiche utilizzate per l'analisi della composizione corporea, tra le quali: densitometria (DXA), la risonanza magnetica nucleare (RMN), la TAC, ecc.
Ne esistono alcune di semplice utilizzo, meno invasive e maggiormente utilizzate come la plicometria cutanea e bioimpedenziometria che a differenza della normale bilancia ci permettono di conoscere come è composto il nostro corpo, in termini percentuali di massa grassa e magra, e non solo.
Nello specifico la bioimpedenziometria controlla anche i liquidi intra e extracellulari, fondamentali per conoscere lo stato di idratazione corporea, indicatore importante per diverse alterazioni funzionali dell’organismo.
Questo screening  è utile in maniera trasversale a diverse figure professionali che lavorano nel campo della salute, in quanto analizza, fotografa dettagliatamente la nostra composizione corporea per valutare e strutturare un programma alimentare su misura rispetto alle proprie esigenze.
L'analisi impedenziometrica è universalmente riconosciuta sicura. Vere controindicazioni non ci sono, ma si sconsiglia in presenza di pacemaker e donne in gravidanza. Inoltre non è possibile effettuare l'analisi in presenza di stati febbrili poiché i fluidi variano la loro conduttività in proporzione alla temperatura.
La bioimpedenziometria individua in maniera oggettiva quale compartimento del corpo ha avuto una variazione di peso. Consente di capire se l’assunzione di un determinato farmaco crea ritenzione idrica o se una particolare malattia crea disidratazione. E’ in grado di distinguere situazioni che modificano l'acqua nel corpo, come il ciclo mestruale nella donna e la massa muscolare in chi pratica attività fisica.
Conosciamo tutti l’influenza che ha la nutrizione sulla salute, in quanto collegata da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Difatti, sempre più, la nutrizione clinica costituisce o affianca terapie farmacologiche nella cura di svariate malattie.
La nutrizione clinica si serve maggiormente della bioimpedenziometria perché è tollerata bene a tutte le età, è di veloce effettuazione, ha un grande grado di attendibilità e di riproducibilità.  
CONSIGLI UTILI
Prima di intraprendere un programma alimentare finalizzato alla perdita di peso o migliorare la componente di massa magra, sarebbe opportuno, per evitare alterazioni metaboliche e malanni, conoscere e monitorare il proprio stato fisico.
Anche la prestazione di un atleta a qualsiasi livello può essere notevolmente influenzata dalla composizione corporea.
Tutti gli sportivi conoscono l’importanza che hanno i sali minerali e le vitamine per il buon funzionamento dei muscoli e dell’organismo, ma pochi si preoccupano di migliorare le proprie abitudini alimentari.
“DIVENTIAMO I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SALUTE”
*Direttore di Sanità della GdiF  – Roma
**Chinesiologo – Massofisioterapista Q.G. - Roma






 




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