giovedì 9 maggio 2013

IL POTERE DEL MASSAGGIO



IL POTERE DEL MASSAGGIO



ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"




Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza, fondato nel 1886.

Il Massaggio  (M.) è un’arte creativa antichissima con  un forte potere energetico. Tecnicamente è conosciuto come un insieme di manovre manuali quali: sfioramenti, impastamenti, digitopressioni, ecc..
Da sempre gli esseri umani utilizzano la palpazione per ricavare benessere e piacere psicofisico. Il M. si può considerare la più remota forma di trattamento e sembrerebbe nato in Oriente intorno al II secolo A.C., come riportato in antichi manoscritti cinesi e indiani (di medicina Ayurvedica). Nel tempo altre popolazioni, come gli Egiziani, praticarono il massaggio, ed i Greci, ai quali va riconosciuto il merito di averlo introdotto per primi in Occidente.  La stessa parola “massaggio”, infatti, deriva dal greco “massein” e significa impastare, esercitare pressione. Anche i romani apprezzarono e utilizzarono le tecniche massoterapiche.
Con il passare dei secoli, mentre nei paesi orientali è rimasta una pratica comune, studiata e migliorata, in Occidente perse popolarità, rimanendo prerogativa di pochi sportivi e ceti sociali più abbienti.  Questo probabilmente dovuto anche alla  religione cattolica che non gradiva il contatto di due corpi nudi che si scambiavano emozioni e piacere.
Agli inizi del XIX sec. si diffuse in Europa il M. svedese, ma solo nel XX secolo il massaggio si affermò definitivamente sviluppando diverse modalità di trattamento.
Nel M. ogni tecnica applicativa ha una funzione specifica di stimolazione cutanea e sottocutanea. Tra le principali ricordiamo: sfioramento, frizione, impastamento e percussione. La caratteristica più importante del massaggio è la direzione centripeta del trattamento (verso il cuore), che nasce essenzialmente per facilitare il ritorno veno-linfatico. In particolari trattamenti fisioterapici si possono  comunque applicare altre tecniche che hanno andamento centrifugo, circolare o trasverso.

Il M. cambia secondo gli obiettivi da raggiungere, modificando la durata, la pressione (intensità), la tecnica e la zona di trattamento.
Normalmente il massaggio generale effettuato su tutto il corpo ha una durata di 50-60 minuti e viene praticato nei centri estetici per rilassare le tensioni muscolari. Mentre nei trattamenti curativi, solitamente la terapia manuale viene eseguita su una parte anatomica specifica, ha una durata di 10-20 minuti ed è inserita all’interno di un protocollo che prevede anche trattamenti di terapia strumentale.
Scopriamo insieme il potere che il massaggio esercita sul nostro corpo ed i suoi effetti, spesso considerati miracolosi.
L’azione meccanica di mobilizzazione dei tessuti corporei durante i  trattamenti di terapia manuale ha importanti ripercussioni fisiologiche che vanno ad incidere direttamente sulla zona trattata, con conseguente miglioramento anatomico-funzionale e metabolico.
Ci sono poi effetti indiretti che agiscono per via riflessa sulla psiche.

MECCANICI
PSICOSOMATICI
1.     Sulla circolazione sanguigna
1.     Effetto rilassante
2.     Sulla circolazione linfatica
2.     Effetto sedativo
3.     Cute
4.     Masse muscolari
5.     Metabolismo


Per il miglioramento del sistema circolatorio e linfatico vengono applicate tecniche con pressione leggera e centripeta (M. linfodrenante), che creano sia una differenza pressoria sia una spinta ascendente sui vasi venosi e linfatici che aumentano la velocità di risalita del sangue e linfa.
Sulla cute abbiamo prevalentemente un effetto termico (aumento della temperatura di 2/3°) con conseguente innalzamento delle endorfine e della soglia del dolore.
Nei muscoli l’iperemia genera un aumento dell’ossigenazione e del metabolismo cellulare con un forte effetto decontratturante.
A livello organico il M. può favorire l’eliminazione di residui azotati e di tutte le scorie metaboliche stimolando l’attività di filtro dei reni.
Il rilassamento raggiunto, invece, nasce per un effetto indiretto sul Sistema Nervoso Autonomo (SNA). L’ipotalamo, organo di controllo del  SNA e del sistema endocrino, riceve e risponde agli impulsi dei recettori viscerali e somatici. Quindi l’aumento del flusso sanguigno periferico (vasodilatazione), la diminuzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca indica una risposta parasimpatica.
Oggi, un nemico comune alla base di molte patologie muscolo-tensive è lo stress,  che altera l’equilibrio fisiologico del corpo (omeostasi). Un consiglio per tutti, farsi massaggiare periodicamente  unitamente ad una costante attività motoria ci aiuta ad evitare gli effetti nefasti di questo nostro nemico quotidiano, migliorando la qualità di vita.
Ricordo che la riuscita del M. è dovuta in parte alle tecniche applicate e in parte al trasferimento energetico profuso dal terapista, capace di trasmettere ma anche assorbire forza vitale. Qui il suggerimento di farsi trattare da mani esperti.

CONSIGLI UTILI

Controindicazioni al massaggio
Evitare il M. nelle lesioni traumatiche recenti perché alterano i meccanismi di riparazione tissutale; nelle infezioni perchè potrebbe favorirne la diffusione; nella fase acuta di dolori muscolari perché i muscoli potrebbero in maniera riflessa aumentare la loro contrazione; per chi soffre di vene varicose e flebiti per il rischio trombosi; nei primi mesi di donne in stato interessante; nelle malattie della pelle; in presenza di tumori; nelle ustioni; nelle cardiopatie scompensate; in presenza di by-pass e peacemaker. Ci sono inoltre zone interdette al massaggio profondo, sedi di stazione linfatiche superficiali, quali: l’inguine, il cavo ascellare e il cavo popliteo.

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