giovedì 14 febbraio 2013

11) ….I PERCHÉ DELLA GINNASTICA CORRETTIVA IN PRESENZA DI SCOLIOSI


ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"
Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza, fondato nel 1886.
 

La scoliosi è una deviazione laterale permanente della colonna vertebrale, accompagnata da rotazione e torsione delle singole vertebre sul loro asse verticale e rimane una delle patologie più difficile da gestire.
L’intervento riabilitativo deve essere specifico al soggetto in esame e segue la prescrizione del medico specialista, con il quale il terapista dovrebbe sempre relazionarsi. La sua riuscita è dipendente dal grado di rotazione della colonna e dall’età del ragazzo, perché durante le fasi sensibili della crescita la struttura ossea è maggiormente soggetta a modificazioni.
La riprogrammazione posturale tende a dare un'informazione costante all'organismo (per un periodo sufficientemente lungo) cercando di resettare lo schema posturale fino a renderlo stabile.
L’estrema soggettività di tale patologia, spesso accompagnata da disturbi di altri organi o apparati, rende il trattamento riabilitativo molto delicato e accurato. Esso consiste in una serie di esercizi diretti al miglioramento del controllo neuromotorio e posturale del rachide, al riequilibrio delle forze muscolari in gioco e il ripristino corretto delle informazioni degli organi di senso. L’obiettivo è di rallentare o prevenire l’evolutività delle curve minori.
E’ proprio l’alternanza di esercizi di tonificazione con esercizi di allungamento distrettuale che permette di contrastare l’evoluzione della scoliosi.
Va sottolineato che i muscoli per loro natura devono contrarsi e decontrarsi, in presenza di una disfunzione, purtroppo questo processo viene alterato e crea un aumento del tono e una cattiva ossigenazione dei muscoli, producendo nel tempo retrazioni fasciali.
Nel caso in cui l’adolescente utilizzi un corsetto ortopedico, lo stesso va indossato fino al termine della maturità scheletrica.
E’ difficile dare dei suggerimenti su questa materia, vista la soggettività operativa dei trattamenti correttivi.
Per questo motivo, mi limito a consigliare degli esercizi casalinghi utili per tutte le scoliosi non gravi (vedere figura), esercizi di supporto e non sostitutivi alla ginnastica correttiva eseguita in centri specializzati.

CONSIGLI UTILI


Gli sport ad alto impatto, cioè quelli che prevedono salti e quelli situazionali con cambi di direzione improvvisi sono sconsigliabili, soprattutto nella fase puberale, perché producono delle forze importanti al corpo che si ripercuotono sulla colonna vertebrale.
Di seguito verranno proposti degli esercizi con caratteristiche generali per mobilizzare e allungare il rachide, utili e consigliabili in presenza di tutte le deformità al di sotto di un certo grado di alterazione e sempre sotto consiglio medico.
Sono movimenti che non richiedono un gran consumo metabolico e quindi possono essere svolti 3 / 4 volte a settimana. 

ESERCIZI GENERALI DA FARE A CASA
POSIZIONE
MOVIMENTO
SERIE E RIPETIZIONI
IMMAGINE

Seduti con i glutei sulle caviglie, unire le mani sopra la testa con le braccia tese
Inspirare portando le mani indietro mantenendo le braccia tese e il petto in avanti, espirare e rilasciare


3 serie da 15 ripetizioni

Stazione eretta braccia in alto tese e parallele

Alternare le ginocchia al petto mantenendo le braccia tese

3 serie da 10 ripetizioni ad arto inferiore

Stazione eretta portare un braccio teso il alto
Spingere il braccio teso in alto al massimo mentre solleviamo l’arto inferiore controlaterale al petto

3 serie da 8 ripetizioni ad arto inferiore

Posizionarsi in decubito supino a terra, ginocchia flesse e divaricate con le piante dei piedi unite a terra, tenere le braccia extra ruotate lungo i fianchi
Mantenere le ginocchia più vicino possibile a terra e durante la fase espiratoria (4-6 secondi) far aderire la schiena a terra. Per evitare l’iper ossigenazione mantenere l’inspirazione naturale



Postura mantenuta per un minimo di 5 minuti
 
 

Posizionarsi in piedi con il corpo adiacente una parete. I piedi hanno le punte divergenti e le braccia sono extra ruotate con tutte le dita a contatto con il muro. La testa tende a salire senza alzare il mento.
Se possibile scegliere una parete di fronte ad uno specchio per mantenere le simmetrie, durante la fase espiratoria (4-6 secondi) far aderire la schiena alla parete. Ripetere anche con le braccia in alto posizionandole a candelabbro (90° spalle / 90° gomito)




Mantenere le due posizioni per un tempo di 5 / 8 minuti
 
 
 
 

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