lunedì 21 gennaio 2013

3) SONO OBESO…….CHE POSSO FARE?





ART. PUBBLICATO sul "FINANZIERE"
Mensile di attualità, cultura e informazione professionale della Guardia di Finanza, fondato nel 1886.


L’obesità è una patologia invalidante per la salute, caratterizzata da un accumulo anormale di grasso nel sottocute. Quando le calorie ingerite con l'alimentazione quotidiana sono superiori alle calorie spese nell'arco della giornata, l’organismo trasforma questo eccesso in grasso e lo conserva negli adipociti, le cellule che formano il tessuto adiposo. Nel tempo si è assistito ad un incremento costante del fenomeno dell’obesità. Solo in Italia circa il 10% della popolazione adulta italiana è definibile obesa e il 35% è in sovrappeso.

Per stabilire il grado di sovrappeso o obesità esiste l'Indice di Massa Corporea (IMC), che si ottiene dividendo il peso in Kg per il quadrato dell’altezza espressa in metri (kg/m2).
Tale misurazione ha una validità relativa, in quanto non tiene conto della percentuale di massa grassa e magra dell’individuo (es. un soggetto muscoloso potrebbe risultare sovrappeso o obeso).


Possiamo distinguere due biotipi costituzionali: obesità di tipo androide (che ricorda la forma della mela) e obesità ginoide (che ricorda la forma della pera).
L’obesità androide o viscerale (grasso localizzato nella fascia addominale) è fortemente correlata con il rischio di patologie cardiovascolari, ipertensione e diabete mellito di tipo II.
L’obesità ginoide (grasso in eccesso dalla vita in giù), è generalmente associata a difficoltà nella circolazione periferica e del ritorno veno/linfatico.


Le cause che portano a questa patologia sono da ricercare dall’interazione di fattori genetici e comportamentali a cui si associano spesso problematiche psicologiche.


Per migliorare gli squilibri cognitivo – comportamentali nell’obeso è necessario interventi di professionalità diverse quali il medico cardiologo, il dietologo e lo psicologo e soprattutto un personal trainer.




L’OBESO IN PALESTRA


Proporre un programma adeguato alle sue capacità motorie è importante sia per la sua sicurezza ma soprattutto per evitare lo scoraggiamento. Iniziare con un riscaldamento 5/8 min di cyclette recline per facilitare in ritorno venoso. Seguire con esercizi di respirazione in allungamento globale per 10 min. Proporre esercizi multi articolari di potenziamento muscolare con carichi leggeri e un numero maggiore di ripetizioni, eseguendo i movimenti in maniera controllata. Alla fine proporre attività di tipo aerobico come il cammino, monitorando la frequenza cardiaca senza mai superare l’80% della medesima, per un tempo minimo di 10 minuti che poi andrà ad aumentare.
Il tempo da dedicare ogni volta all'attività fisica deve essere non meno di 45 minuti, per una frequenza settimanale di minimo tre volte, alternando un giorno di riposo ed uno di lavoro. Questo ritmo di lavoro è applicabile a qualunque attività si decida di praticare


Da non sottovalutare l’aspetto psicologico di una persona in sovrappeso che si appresta ad affrontare attività motoria. Per questo si consiglia spesso di fare esercizi in acqua, come acquagym o acquabike, perché questo elemento consente di far percepire il proprio corpo in maniera diversa.


Un'attività fisica regolare è il miglior presupposto per il mantenimento del peso a lungo termine. Facciamone un stile di vita.

Nessun commento:

Posta un commento